Ten For Twelve di Novembre 2015
Nella nostra classifica delle uscite discografiche di novembre, la nostra november’s ten, siamo stati così felicemente abbagliati da due dischi in particolare, che abbiamo deciso di premiarli facendogli occupare, rispettivamente, due posizioni per ciascuno. Senza rovinare la sorpresa a nessuno, non anticipiamo nulla! Ecco a voi, dunque, la ”November’s Ten” 2015:
10) Skeme – Ingleworld 3 – The Realest
Il rapper di L.A. ha rilasciato questo mese il terzo capitolo della serie di mixtape iniziata tre anni fa, dal titolo: “Ingleworld“.
Ispirato dal quartiere della città degli angeli ”Inglewood”, il tape è un susseguirsi di tracce hardcore dalle sonorità trap e condotte dalla voce rabbiosa di Skeme, ma – qua e là – occasionalmente ammorbidite dall’uso dell’autotune, proprio come in ”the realest” la traccia che vi proponiamo oggi.
9) Nef The Pharaoh – Nef the Pharaoh EP – Big Tymin’
La Bay Area ha sempre avuto una scena solida e piuttosto unita, caratterizzata da un suono unico ma, troppo spesso purtroppo, ha avuto difficoltà a lanciare i propri talenti oltre i confini provinciali. Solo il tempo saprà dirci se Nef the Pharaoh saprà andare in controtendenza rispetto questo trend o sarà destinato anche lui ad una carriera da meteora.
Il rapper ventenne originario di Vallejo (la città di cui è originario il leggendario E-40, veterano e colonna portante di questa scena) è al suo primo ”extended play”. Un disco intitolato, appunto, “Nef the Pharaoh EP” composto da un mix di sonorità “southern flavor” e da un generale spirito festaiolo. Abbiamo scelto la hit “big tymin‘” uscita come anticipazione dell’EP su youtube.
8) Pell – Eleven:11 – Runaway
Pell è un rapper emergente originario di New Orleans ma ora residente nel Mississipi, ha debuttato la scorsa estate con il suo primo EP intitolato “Feel Good Summer” ed è da subito entrato nel radar dei giovani talenti da tenere d’occhio per i prossimi anni.
Il suo stile è piuttosto lontano da ciò che di solito ci si aspetta da un rapper del sud, infatti, il disco si snoda attraverso sonorità malinconiche ed atmosfere sognanti e il singolo “Eleven:11“, uscito come anticipazione del disco, ne è un perfetto esempio.
7) Logic – The Incredible True Story – City Of Stars
Logic (rapper originario del Maryland) ha rilasciato questo gennaio la sua seconda fatica dal titolo: “The Incredible True Story“.
Il secondo disco, per un rapper, rappresenta spesso la prova del nove, infatti si viene chiamati a dimostrare di avere più che una serie di emozioni da comunicare agli ascoltatori. Purtroppo, sebbene il lavoro sia stato patrocinato da una personalità come Rick Rubin (mica uno a caso), a parer nostro, Logic è riuscito solo a metà nel compito.
Anche se va sicuramente riconosciuto al rapper un grande margine di crescita (classe 1990 è piuttosto giovane) e il talento lirico indiscutibilile, il disco, nell’insieme, non riesce ad avere quella solidità e quell’impronta utili a consacrarlo come artista mainstream.
Ma i gusti son gusti e, quindi, ecco: “City of stars“. Il pezzo forse più personale e sincero, che esalta al meglio le doti dell’MC.
6) Goldlink – And After That We Didn’t Talk – Spectrum
Anche in questo caso troviamo un ragazzo confrontarsi con la sua seconda uscita discografica ed anche in questo caso, il ragazzo in questione ha suscitato l’interesse della leggenda della discografia musicale Rick Rubin.
Il giovane Goldlink ( originario di Washington, DC) con “And After That We Didn’t Talk” (e anche con il precedente disco) ci porta un suono che sta a metà tra l’hip hop e la musica elettronica (denominato dallo stesso Goldlink: “future bounce“).
Il disco si snoda, appunto, attraverso sonorità electro a cui noi europei siamo sicuramente più affini rispetto i nostri cugini d’oltreoceano, mentre il filo conduttore tematico dell’album è una brutta relazione sentimentale avuta dal rapper a sedici anni.
5) Ty Dolla $ign – Free TC – Blasè feat. Future, Rae Sremmurd
Al quinto posto troviamo Ty Dolla $ign, il quale è uscito, dopo una lunga attesa, con il suo primo disco ufficiale “Free TC“.
Il rapper ha deciso di intitolare il disco in omaggio al fratello detenuto in carcere (il fratello TC, appunto) ed è un disco che avrebbe dovuto consegnargli le chiavi dell’olimpo discografico ma, in realtà, è stato accolto freddamente dalla critica.
Ciò che risulta lampante, però, è l’estrema versatilità dimostrata da Ty; è un artista capace di passare dal rap su basi anni ’90 al cantato su tappeti musicali acustici, attraversando le acque movimentate dei banger alla “Saved” prodotta dal concittadino dj Mustard.
Il primo dei due pezzi selezionati da noi per questa classifica è “Blasè” realizzato in collaborazione con Future e i Rae Sremmurd, inutile dire quanta ”ignoranza” generi.
4) Ty Dolla $ign – Free TC – Solid feat. Babyface
La seconda traccia selezionata per “Free TC” di Ty Dolla $ign è “Solid” realizzata questa volta in collaborazione con Babyface.
Questa è l’estrema versatilità di Ty. Un rapper in grado di passare da una traccia come “Blasè“, dalle sonorità hardcore e tipicamente south, ad una come “Solid” dove invece lo troviamo cantare, chitarra in mano, come i migliori rockers made in USA.
3) iLoveMakonnen – iLoveMakonnen 2 – Trust Me Danny
In terza posizione, questo mese troviamo iLoveMakonnen con il seguito del suo primo EP ufficiale: “iLoveMakonnen 2“.
Il disco è uscito questa volta sotto OVO Sound ( dopo la collaborazione con Drake sulla hit “Tuesday” ). Sebbene sia più solido e realizzato, probabilmente, con più consapevolezza artistica di ”iLoveMakonnen 1”, non acquista -a nostro parere- l’indipendenza rispetto al precedente.
Per questo disco abbiamo scelto come singolo “Trust me Danny” traccia che in america verrebbe definita “a window-down banger”, cioè un pezzo da pompare nell’impianto dell’auto con il finestrino abbassato .
Il “Morrissey” del rap continua il proprio percorso sulla stessa strada di iLoveMakkonen, dando, ancora una volta, conferma della sua innata capacità di azzeccare Hit Pop.
2) Freddie Gibbs – Shadow Of A Doubt – Rearview
Alla posizione numero due di questo mese troviamo l’altro artista che, come anticipato alla quinta posizione, andrà ad occupare due scalini della classifica: Freddie Gibbs from Gary, Indiana.
Il progetto, a differenza dei precedenti come “pinata”, conta tra le produzioni svariati autori, i quali contribuiscono a dare diverse sonorità particolari al disco, passando da strumentali più “classic” a tracce che suonano perfettamente al passo con i trend odierni.
La medaglia d’argento la prende quindi “Rearview” (purtroppo la traccia non è più disponibile su youtube -aggiornamento redazione-) un’introduzione energetica, estremamente funzionale per creare hype e raggiungere la vetta della prima posizione.
1) Freddie Gibbs – Shadow Of A Doubt – Fuckin Up The Counts
Come anticipato poco fa alla posizione numero uno di questa classifica di novembre troviamo sempre mr. Gibbs, questa volta con la hit dell’ultimo progetto “Shadow of a doubt” cioè: “Fuckin up the counts“. La traccia è incentrata sul tema dello spaccio ed è stata realizzata utilizzando un sample della serie tv “The Wire”, non facile quindi farne un banger senza cadere nella banalità dato l’enorme numero di pezzi e autori che hanno saccheggiato il telefilm per farne strumentali.
Godetevi quindi questa numero uno di novembre “Fuckin up the counts”.
Prestando orecchio ai rumors d’oltreoceano, sembra che ”Gangsta Gibbs” si sia ”rotto le palle” di stare in quel limbo tra leggenda dell’underground e stella del mainstream e, perciò, essere definito ”un incompiuto”.
Ha deciso così di spostarsi a vivere a Los Angeles dove si è subito messo sotto con la lavorazione del nuovo disco. Ne è venuto fuori un prodotto che è sicuramente un must per gli appassionati di street rap, un disco curato nel dettaglio ed in grado di esaltare le doti del rapper, a partire dalla versatilità dell’interpretazione. Un disco che è sicuramente da ascoltare.
Questa che avete letto è la Ten For Twelve di Novembre; speriamo vi sia piaciuta e ci rivediamo il prossimo mese!
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