October’s Ten | ten for twelve

La classifica dei singoli, presenti negli album di ottobre

Siccome è il nostro primo anno di esistenza, per questo duemilaequindici, abbiamo deciso di pubblicare la classifica rap, basata sui nostri gusti personali un po’ in ritardo; ma il progetto è quello di aggiornarla ogni mese. Quindi, anche se in ritardo, ecco a voi OCTOBER’S TEN 2015.

 

10. French Montana – Mach & Cheese: The Album – Moses

Non perchè ci piaccia particolarmente French Montana (nemmeno Chris Brown) ma ci piacciono i Migos e quindi, secondo il nostro modesto parere, loro hanno salvato questa traccia. Ci dispiace French, ma a sto giro ti becchi l’ultimo posto della nostra Ten For Twelve.

 

9. Ces Cru – Recession Roof EP – Letterman

Dei Ces Cru abbiamo scelto Letterman, soprattutto per la rima nel ritornello: ”Never mind the weather vein/ Hope the raven nevermore / Bet it pour when it rain/”. Dobbiamo ammettere che la citazione letteraria ha fatto colpo.

Ma a parte la citazione, i Ces Cru hanno una metrica ben congegnata, una melodia che funziona e dei beat strepitosi.

Sono ragazzi da tenere d’occhio, un po’ perchè sono una ”creatura” di Techn9n9 e un po’ perchè sono multirazziali…

 

8. The Game – The Documentary 2 – On Me

Quest’ anno ”The Documentary” compie dieci anni, così, The Game, ha deciso di festeggiare il suo ”discone” facendo uscire un prodotto nuovissimo, con una miriade di feauturing di classe. Del disco in questione (The Documentary 2), abbiamo scelto il featuring con il rapper più stiloso e geniale del momento: Kendrick Lamar. Bel pezzo per celebrare un momento di storia del Rap…

 

7. Dj Khaled – They Don’t Love You No More – I changed a lot

“They Don’t Love you No More” è un pezzo datato 25 giugno 2014. E’ strano inserirlo nella classifica di ottobre 2015, ma il disco di Dj Khaled è uscito proprio ad ottobre di quest’anno, ed il pezzo ci piace per gli artisti MMG, soprattutto Meek Mill, in grande spolvero prima del beef con Drake; dunque…

 

6. Chuck Inglish – Everybody’s Big Brother (Full Album)

Per il sesto posto della nostra Ten For Twelve di Ottobre, abbiamo scelto un album intero di un poliedrico produttore e rapper, che porta il nome di: Chuck English.

Strano disco. Strane atmosfere. Ma noi di Radio Jeans Rap apprezziamo gli esperimenti riusciti bene…come questo.

 

5. Joe Budden – All Love Lost – Broke

La scelta è stata ardua. Il disco di Joe Budden è così da ”presi male” che bisogna ascoltarlo solo se si è stati lasciati dalla ragazza…o se ti è morto il gatto.

Questa canzone l’abbiamo scelta, però, grazie al potere evocativo del ritornello: ”We broke like skeletons/ (it’s been a while) loving to the bone/” (siamo rotti come scheletri/è successo mentre amavamo le ossa/ ndr. ) cantato da una dolce voce femminile (a noi sconosciuta, purtroppo) è la testimonianza di una profonda forma d’amore. Un amore viscerale, anzi ”scheltresco” che merita il nostro rispetto, se non per la scelta tematica – piuttosto abusata – almeno per la tristezza che si porta dietro…per cui inseriamo Broke nella nostra classifica di Novembre con l’augurio a Joe B. di riprendersi dalla delusione amorosa.

 

4. Young Thug – Slime Season 2 – Power

Non sappiamo perchè, ma Young Thug riesca sempre ad affascinarci.

Sarà per un nostro personale gusto dell’orrido o come meccanismo di difesa in risposta a una società che si prende terribilmente sul serio? Comunque stiano le cose, il ”thuggerone” è riuscito a rapirci. Di nuovo.

Secondo noi è estremamente musicale e poi il video è geniale. Come il suo abbigliamento

 

3. Azizi Gibson – Slave Ship – prehistoric till death

Dobbiamo ammetterlo: Azizi Gibson non lo conoscevamo, l’abbiamo trovato sulle nuove uscite di youtube.

Azizi è un rapper nato in Germania, cresciuto in Thailandia e adesso (all’eta di 25 anni) si è trasferito in pianta stabile nel Maryland. Quest’Autunno ha fatto uscire ” prehistoric till death ”, caratterizzato da una rappata personale su basi che sembrano prodotte da flyng lotus e, in effetti, il ragazzo ha appena firmato per la Brainfeeder (etichetta del più famoso ”loto volante”).

Di Azizi Gibson ci sono piaciute sia le sonorità, sia lo stile, e pensiamo di doverlo catalogare come Experimental Rap, perchè è l’etichetta che gli si addice di più. Dunque, medaglia di Bronzo per l’eccellente novità.

 

2) Machine Gun Kelly – General Admission – Merry Go Round

Abbiamo selezionato Machine Gun Kelly perchè, inanzitutto, ha messo su youtube il full album del suo disco, e questo già gli fa onore, e poi perchè il rapper bianco dell’ Ohio ha composto un ottimo album ed è giusto rimarcarlo.

Un’ esperienza decennale nello showbiz (Machine Gun Kelly è famoso fin dai primi mixtape nel 2006) un’attitudine anarchica (anche se un po’ annacquata dalle tendenze capitalistiche degli States – in evidente contrasto con le idee libertarie, ndr) hanno dato a MGK uno stile ed un impostazione metrica precisa, pulita ma anche rabbiosa. L’insieme di sonorità è un bel mix tra i Linkin Park, Macklemore e i Migos.

Il singolo che ti consigliamo di ascoltare è Merry Go Round, storytelling in stile Kim di Eminem, ma visto che disponiamo del full album, ascoltati il disco.

 

1) Kirk Knight – Late Knight Special – 5 Minuetes

Il disco più apprezzato dalla nostra redazione in questo mese di Ottobre è Late Knight Special.

Abbiamo scelto 5 minutes con Joey Badass, anche se nel disco ci sono pezzi che sarebbero potuti benissimo entrare in classifica al posto di questo, ma diciamo che una collaborazione di questo livello potrebbe essere un buon inizio, per chi non conoscesse ancora Kirk Knight, di approcciare alla sua musica.

K.K. ha cominciato la sua carriera come produttore nel collettivo ”Pro Era” (proprio il gruppo di Joey Badass e Capital Steez). I Pro Era, per intenderci, sono quel gruppo finito sui giornali di mezzo mondo perchè la figlia del presidente Obama si è scattata un selfie con la loro maglietta…come dire, solo per questa storia potremo concludere le presentazioni.

Il pezzo che stai ascoltando ora, però, fa parte del suo primo disco solista, uscito il 30 ottobre di quest’anno, e sebbene le influenze e la musicalità richiamino le più oscure e – tradizionali- atmosfere del rap Made In 90’s, la seconda parte del disco contiene produzioni di un’altra fattura. Canzoni più ”Fresh”, trappate originali, infarcite dei suoni glaciali tipici del movimento Beast Coast, coinvologono l’ascoltatore a 360°.

Proprio per questa sua eclettica capacità di soddisfare palati a destra e a manca, Kirk Knight, sale al gradino più alto del podio.

 

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